Girotondo di veli impalpabili
avvolge di luce le anime danzanti
voci soavi accompagnano canti di gioia
polvere divina si posa sui volti in attesa
è la grazia che vi accarezza con amore puro.
Esultate gioiose anime
questa è la grazia del perdono.

Domande poste durante una presentazione del libro
A chi è rivolto il percorso del perdono?
A tutte le persone che hanno dei conti in sospeso con i propri genitori. Alle coppie, a noi stessi, a chiunque senta di avere qualcuno da perdonare.
Perché ha scelto il tema del perdono?
Questo tema mi è caro da un po’ di tempo, in particolare da quando ho raggiunto la consapevolezza che solo attraverso il perdono è possibile aprirsi alla vita e alla possibilità di amarsi e amare il prossimo.
Perdonare significa dimenticare?
No perdonare significa ricordare senza provare né dolore, né rancore.
Cosa ha significato per lei scrivere il libro?
Scrivere il libro è stato un atto di amore verso me stessa e una realizzazione del desiderio di essere di aiuto alle persone.
Perdonare è un percorso che si può fare da soli?
E’ possibile, con impegno, riuscire a fare il percorso del perdono da soli, ma avere un interlocutore specializzato in grado di accogliere e favorire la consapevolezza è diverso. Perdonare è un atto liberatorio, ma percorrere le tappe è impegnativo e doloroso. Le emozioni e i sentimenti repressi per lungo tempo hanno bisogno di essere elaborati e trasformati, in modo particolare la rabbia e il rancore. Solo in questo modo si può provare il sentimento della compassione che porta al perdono.